Nasce ad Ascoli Piceno nel maggio del 1861. Studia nella sua città e si iscrive all'Accademia delle Belle Arti a Firenze, ottenendo, dopo la specializzazione, numerosi lavori e conseguendo vari premi. Dopo aver adempiuto il servizio militare per tre anni, ritorna nel mondo dell'arte specializzandosi in temi di stampo militaresco e di battaglie. Nel 1887 espone a Venezia in una mostra che riscuote un buon successo, due anni dopo si trasferisce in Argentina, ingaggiato dal governo, che gli commissiona diversi appalti; nel 1893 fu premiato con la medaglia d'oro per l'Esposizione Internazionale di Chicago. Nel 1897 tornò a Venezia per partecipare alla Biennale, mentre nel 1910 a Firenze, dove studiò, fu ammesso come Accademico onorario. Nella capitale Buenos Aires realizzò la decorazione dell'Ateneo "Gran Splendid", considerata ancor'oggi una struttura molto prestigiosa, lavorò agli affreschi della Scuola Normale "Mariano Acosta", tra il 1890 e gli anni seguenti contribuì alle decorazioni della Chiesa del Salvatore e di quella di San Telmo. Numerosi furono anche gli edifici pubblici e teatri che Nazzareno Orlandi contribuì ad arricchire con la sua straordinaria opera, come il Teatro la "Commedia", il Circolo Militare, Palazzo Diaz, e il Circolo Italiano sempre a Buenos Aires. Nel 1904 si sposta a Santa Fè dove affresca il Teatro Comunale, collabora con artisti locali come Emilio Caraffa e Carlos Cammilloni, infine ritrovò il suo concittadino Francesco Tamburini, architetto rinomato anch'esso in Argentina per i disegni decorativi del Teatro "Rivera Idarte" a Cordoba. Ormai cittadino argentino, nella sua nuova patria diventa esempio di artista poliedrico; si spegne nel 1952.
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