Nasce ad Ascoli Piceno nel gennaio del 1796, suo padre era il noto pittore ascolano Pietro Michelessi, battezzata con nome di Florida, in seguito si fece chiamare Florinda per esigenze artistiche.
Già nel 1811 ai soli quindici anni compare come interprete nelle opere "L'impegno superato" di Cimarosa, "L'avaro" di Orlandi, e "L'Erede senza eredità" di Palma, eseguite nel corso della stagione carnevalesca di Ascoli, suo padre era stato ingaggiato anch'esso come pittore delle decorazioni e direttore dello scenario. Nel 1815 Florinda è interprete al Ventidio Basso in "Ser Marcantonio del compositore lombardo Stefano Pavesi, tra il 1818 e il 1819 la Michelessi come voce principale cantò in varie opere sempre rappresentate nella sua città in particolare ne "La Contessa di Fertzen".
Scritturata nel 1821 per la stagione lirica di Macerata, dovette rinunciare per un improvviso abbassamento di voce, ma vi tornò circa un anno dopo ottenendo un lusinghiero successo, nel 1824 si esibì a Venezia nelle opere "La Clotilde" e "Chiara di Rosembergh" di Pietro Generali, mentre nel 1825 è in Lombardia, a Lodi, dove canta nella parte di "Arsace" nella "Semiramide" di Gioachino Rossini. Tre anni dopo nel 1828 si trasferisce in Spagna esibendosi a Cadice, poi a Siviglia con ottimi riscontri come riportato dalle cronache giornalistiche dell'epoca. La Michelessi ormai è affermata anche in Europa nel 1848 è in Germania come applaudita cantante ad Amburgo nell'opera "Gli Ugonotti" di G. Myerbeer, nel 1850 cantò a Berlino, dopo questi spettacoli, si perdono le tracce di Florinda, probabilmente morirà dopo questa data.
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