Figlia di Astolfo Juniore, e nipote di Astolfo Seniore. Il padre stabilì per via testamentaria che lei e sua sorella Francesca fossero date in sposa già giovinette, Aurelia si unì in matrimonio con Vincenzo Sgariglia anch'esso nobile ascolano. Le decisioni di Astolfo Jr. trovarono però l'opposizione irremovibile della consorte Drusolina, che cercò in tutti i modi di ostacolare l'unione con lo Sgariglia, tanto da rendere necessaria l'opera di convincimento del Collegio dei cardinali di Roma. Il verdetto fu che Aurelia allora tredicenne fosse mandata presso la corte di Guidobaldo II Della Rovere Duca di Urbino, quindi raggiunse il Montefeltro lasciando Ascoli e la sua famiglia. Nel 1557 raggiunse Urbino anche Torquato Tasso al seguito del padre Bernardo, il sommo poeta era coetaneo di Aurelia essendo entrambi nati nel 1544 quindi si sviluppò nel corso degli anni una sincera amicizia. Il Tasso secondo alcuni suoi studiosi, trasse ispirazione dai racconti dell'amica sulla storia dei suoi avi per dare caratterizzazione ai personaggi che furono interpreti della sua opera più famosa, ovvero la Gerusalemme Liberata. In particolare quella di Flavia Guiderocchi che con la sua carriera militare avrebbe ispirato la figura di Angelica. Aurelia, andata in sposa in seconde nozze a Giovanni Valignani, si ritirerà a Monsampolo del Tronto e tra il 1600 e il 1605 vivrà nel palazzo di famiglia nel quartiere di Terra Vecchia con i suoi congiunti. Troveranno la morte prima il marito, poi i suoi figli, e nel 1611 anche la sua amata sorella Francesca. Ormai rimasta la sola ed unica erede dei Guiderocchi, lascerà i suoi averi alle nipoti Giulia e Porzia.
http://www.enciclopediapicena.it/dettaglio.asp?autore=Schiavi%20Paolo&numero=277&titolo=Aurelia%20Guiderocchi
http://www.enciclopediapicena.it/dettaglio.asp?autore=Massimi%20Alighiero&numero=333&titolo=Il%20romanzo%20di%20Aurelia%20Guideroc...
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