Figlia di un sarto Clarice nasce nel maggio del 1838 e già da bambina studia canto nella sua città natale, diventerà poi allieva del tenore Giuseppe Carlo Sinico noto impresario teatrale che infine sposò.
Cronache giornalistiche dell'epoca attestano che la Marini "Possiede una voce che unisce oltre la forza anche una dolcezza ed una purezza di stile veramente rara nel suo "canto" si sente l'eccellente metodo della vera scuola italiana per cui una vocalizzazione perfetta. Dobbiamo dire che oltre alla perfezione del canto la soprano ascolana possiede un elevato talento artistico che trasmette allo spettatore l'espressione ora di gioia, ora di dolore con un talento indescrivibile".
Clarice si affermò sulle scene dei maggiori teatri italiani, tanto che la sua fama si espanse anche in Europa, il suo primo ingaggio all'estero fu nel 1867 a Barcellona in Spagna, dove fu interprete acclamatissima nella "Lucia di Lammermoor" di Donizetti, mentre nel 1870 la Marini Sinico fu impegnata in molte esibizioni nel Regno Unito.
Dai giornali di Edimburgo, Glasgow, Manchester, e Liverpool si attesta uno straordinario successo ottenuto nel "Trovatore" di Verdi, "Le Nozze di Figaro" e "Nel Flauto Magico" di Mozart, Sempre nell'autunno del 1870 si esibì a Mosca nella "Traviata" ottenendo altre ovazioni. Nel 1872 fu la protagonista dell'opera "Der Freischutz" di C.M. Von Weber al Coven Garden di Londra, dove venne osannata dal pubblico.
In Inghilterra ormai era una delle cantanti d'opera più apprezzate, continuerà ad mietere successi in terra britannica per ben cinque stagioni di fila, il più importante giornale Times la definì "una delle più fulgide stelle del Teatro italiano". Le ultime notizie sul suo conto sono risalenti al 1888 la vedono residente a Londra.
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