Posto davanti la chiesa di Sant'Agostino nell'omonima piazza, palazzo Merli è una delle attrattive più significative della città di Ascoli Piceno. Le cosiddette "torri gemelle", inglobate dall'edificio, sono un'importante testimonianza delle numerose torri gentilizie che costellavano il panorama della Ascoli medievale. Costruzioni militari, ma soprattutto espressione del potere delle famiglie che le possedevano, le torri furono innalzate nel XII secolo, in conci di travertino, e sono alte 25 metri. Le due torri, di proprietà della famiglia Salvati, furono acquistate dalla famiglia Merli nel 1885 e nel 1888 venne presentato un progetto di modifica della piccola abitazione che apparteneva alla torre di destra. Le strutture medievali vennero, dunque, comprese nella costruzione della residenza della famiglia Merli.
L'edificio consta di un prospetto su via Delle Torri, progettato nel 1927 da Filippo Sacconi Natali, una lunga facciata di tre piani, improntata ad un rigoroso e sobrio classicismo, con un portale a tutto sesto incassato da lesene e, al primo piano, finestre coronate da architravi sostenuti da mensole a volute.
La parte dell'edificio che si affaccia su piazza Sant'Agostino, più eclettica, venne realizzata alla metà del XIX secolo, secondo il revival medievalistico tipico dell'epoca. Si tratta infatti di un piccolo corpo quadrangolare su tre piani, dei quali i primi due presentano delle eleganti bifore di ispirazione rinascimentale ed è concluso da un parapetto a merli. Un altro piccolo corpo contiene due portali d'ingresso, sopra uno dei quali c'è lo stemma dei merli. La facciata laterale in stile neoclassico è opera di Ignazio Cantalamessa.
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