Altro pregevole esempio di residenza nobiliare affacciata su Corso Mazzini, palazzo Lenti-Gallo trae origine da nuclei abitativi di epoca medievale (XV secolo).
L'attuale aspetto dell'edificio risale però al XVII secolo quando la facciata venne completamente ristrutturata dall'architetto Giuseppe Giosafatti, importante rappresentante del linguaggio barocco ad Ascoli Piceno. Ciò si può ravvisare in alcuni particolari stilistici di palazzo Lenti-Gallo, a partire dal portale d'ingresso, inquadrato da due poderose colonne tuscaniche con un accentuato rigonfiamento. Le colonne sostengono un balconcino con balaustra collegato al piano nobile.
A questo livello dell'edificio le finestre sono un vero e proprio marchio di fabbrica del Giosafatti: come nel palazzo dell'Arengo, la più importante realizzazione dell'architetto ad Ascoli, le finestre presentano l'alternanza di frontoni curvi e frontoni triangolari e, soprattutto, la presenza ai lati di due erme femminili (anche se qui più stilizzate e affiancate da un festone di frutti).
Molto eleganti anche le finestre del secondo piano, le quali presentano nella parte superiore volute a orecchio, una cimasa rialzata e un architrave scomposto. Al terzo piano tornano le finestre con frontone curvo decorate con festoni di frutta ai lati e in cima.
La facciata dell'edificio presenta due cornicioni, uno a separare il secondo piano dal terzo e uno a coronamento del palazzo, decorati con valve di conchiglia e testine di putti inquadrate da mensole a voluta.
Gli appartamenti interni del palazzo hanno subito delle trasformazioni durante il XIX secolo.
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