Curioso esempio di stratificazione architettonica, palazzo Laudi rientra nel novero delle residenze nobiliari ascolane di corso Mazzini affacciandosi, allo stesso tempo, su piazza Sant'Agostino.
L'originalità dell'edificio, realizzato in travertino, risiede nel fatto di proporre, quasi in confronto, due linguaggi stilistici diversi. Ciò è la conseguenza del fatto che la dimora è il risultato della ristrutturazione di due cellule abitative, in diverse campagne avvenute presumibilmente nel XVI e nel XVII secolo: ne risulta una facciata grossomodo divisa a metà con una parte sinistra classicheggiante, di ispirazione rinascimentale e una parte destra che invece propone elementi barocchi.
La parte sinistra, cinquecentesca, presenta al primo piano finestre con frontone triangolare sostenuto da volute a mensola. La finestra con balconcino ha ancora un frontone triangolare ma ne presenta una variante spezzata e contiene, nell'architrave, un'iscrizione in latino. Al secondo piano si trovano finestre architravate. Questa parte dell'edificio è conclusa da un cornicione ritmato da una dentellatura. Sempre in questa sezione dell'edificio si apre il tipico portale ascolano incorniciato da bugne a lunghezza alternate e una voluta in posizione di chiave di volta.
Come già anticipato, invece, le linee curve e spezzate della parte destra dell'edificio sono riconducibile ad una poetica baroccheggiante. Al piano nobile si trovano finestre con frontoni curvi spezzati, sostenuti da mensole a voluta su festoni di frutta e modanature a orecchio. Al centro del frontone poggiano valve di conchiglia. Al secondo piano i frontoni delle finestre sono ancora curvi ma con una rientranza concava che crea lo spazio per testine scolpite circondate da festoni. Anche qui ritornano le mensole a voluta i festoni e le modanature a orecchio. Anche il cornicione si differenzia dalla metà sinistra del palazzo, mostrando una semplice struttura a fasce sovrapposte.
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