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Originariamente facente parte del soppresso municipio di Osoli, oggi si colloca nel cuore dei castagneti al confine con il comune di Montegallo.
Alcuni studi farebbero derivare il nome dall'ebraico "meisak" (recinto sacro).
Nel XIV secolo è citato nella Descriptio Marchie Anconitane edito dal cardinale Albornoz.
Nel 1808 con la formazione degli stati napoleonici, insieme a tutto il comune di Osoli entra a far parte del comune di Rocca Reonile, con la successiva restaurazione nel 1816 si ritrova sotto il comune di Mozzano per due anni fino a migrare a Venarotta. Nel 1827, Osoli ritorna capoluogo di comune fino alla formazione del Regno d'Italia nel 1861 e la conseguente dissoluzione dello Stato Pontificio, ne1l 1867 ci sarà la creazione di Roccafluvione del quale ancora oggi Meschia fa parte.
Meschia è famosa per il Bouldering, ovvero l'arrampicata su massi di grandi dimensioni (definiti erratici a causa dell'origine misteriosa, spiegata solo nel XIX secolo come frutto di movimenti glaciali) di cui sono ricchi i boschi che la circondano.
L'abitato è diviso in due zone: la più alta, dove probabilmente vi erano delle fortificazioni e un castello feudale, del quale oggi non rimangono tracce ben distinguibili, e la parte sottostante, sviluppatasi in epoca rinascimentale e che adesso costituisce il cuore della frazione. Molti edifici poggiano direttamente sulla roccia e sono raggiungibili tramite scalinate intagliate nella stessa; altri mostrano decisamente i segni del tempo, tanto da lasciare intravedere gli interni, permettendo di ricavarne informazioni visive che fanno intuire quali sono state le tecniche costruttive utilizzate.
Nonostante tutto il luogo è vivo, ospitale e vengono organizzati vari eventi durante l'anno legati ai prodotti dei boschi.

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