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Dispersa nei crinali dell'alta valle del fluvione, centrale rispetto al territorio comunale, per questa sua peculiarità venne anche scelta come capoluogo del costituente comune di Roccafluvione nel XIX secolo. Il nome deriva dal latino "Agellus": piccolo campo coltivato infatti la frazione si trova sul limitare di un piccolo fazzoletto di terra pianeggiante tra due ripide colline boscose, a sud del torrente Noscia, si legge per la prima volta del paese nei registri farfensi, quando alcuni terreni vengono donati ai monaci nel 1024 da possidenti locali, ovvero Domenico figlio di Pietro e sua moglie Lupa. Nel XIV secolo entra a far parte dei territori amministrati dal castello di Osoli; successivamente subirà, come i centri vicini, numerose incursioni dei briganti che, nei boschi tra Tronto e Fluvione, trovarono nel corso dei secoli riparo.
Si legge in un atto del 1445 che anche i potenti signori della vicina Rocca di Scalelle avevano delle proprietà in paese. Fortemente legata alla famiglia Massimi, tra i suoi membri si ricordano Adorno e Vincenzo, che qui avevano il loro palazzo ed i loro possedimenti terrieri, in molti di questi decise piantare boschi di pino, allo scopo di ricavarne legname e che mai abbattuti caratterizzano ancora il circondario. Anche se un tempo è stato un centro importante oggi il borgo pare quasi spopolato nonostante le case ancora siano abbastanza ben tenute e qualcuna ancora abitata, il già citato palazzo Massimi, recentemente restaurato insieme alla Chiesa di San Giovanni Evangelista, sono gli edifici più eminenti dell'abitato. Pregevole è l'abitazione rinascimentale che si trova in una piccola via che attraversa parte dell'incasato,
Le antiche e modeste abitazioni in arenaria addossate l'una all'altra, formano quasi un blocco unico percorso da poche vie strette, spesso coperte da ponti in legno costruiti per collegare gli edifici e creare ambienti riparati.
Tutto intorno sono sparse le altre case più recenti intervallate dagli orti. Il prato antistante la chiesa è l'ideale per una sosta nella pace e nella tranquillità di questo borgo.

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