Il territorio del comune di Roccafluvione è molto esteso: quasi 70 Kmq di colli e monti che offrono meravigliose viste sulla zona circostante. Il toponimo deriva dal torrente Fluvione, che scorre tra le alture che ospitavano i numerosi castelli e frazioni, poi riuniti.
Le prime notizie storiche sull'esistenza di stanziamenti in loco le abbiamo grazie a ritrovamenti di asce, elmi e lance risalenti al neolitico, conservati presso il Museo Archeologico di Ascoli Piceno. Dal XI secolo, grazie al controllo da parte dell'abbazia di Farfa, si sviluppa economicamente e culturalmente, ammantandosi di centri religiosi immersi nel verde, attorno ai quali si sviluppano nuclei urbani, spesso privi di fortificazioni.
Degne di interesse sono l'abbazia di S. Stefano, nel capoluogo, con la sua cripta del IX secolo e la chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano a Pedara che, dotata di torre campanaria difensiva, domina il Fluvione dall'alto. In seguito si allentano i rapporti con Farfa e il territorio passa sotto l'influenza di Ascoli Piceno.
Il XIX secolo si caratterizza per numerose azioni di brigantaggio, vere e proprie forme di insurrezione popolare, volte a difendere i diritti dello Stato Pontificio sui territori che aveva perso in seguito alla Restaurazione. Molto particolare è il simbolo del comune, rappresentato anche sullo stemma: un suggestivo ponte naturale costituito dall'unione di due rocce, denominato Ponte Nativo, situato nell'omonima frazione.
Più in alto, tra le tante, troviamo la frazione di Meschia, famosa per il Bouldering, arrampicata su grandi massi, chiamati "erratici" per la loro misteriosa origine. Roccafluvione ospita molteplici attività culturali: feste di paese e mostre legate alle tradizioni contadine, alla raccolta di funghi, al mercato del tartufo nero e all'artigianato, e la Fiera delle piante.
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