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Nasce nel luglio del 1848 da una famiglia facoltosa di Teramo.
La sua formazione avviene per mezzo di insegnanti privati e non consegui mai titoli di studio ufficialmente, come suo fratello maggiore Francesco, con il quale condivise l'amore per la cultura abruzzese. I suoi lavori sul dialetto di Teramo e delle zone limitrofe, editati a partire dal 1879, aprirono un specifico settore di studio fino ad allora ignorato. Pubblica nel 1881 il volume sulla grammatica e sul lessico, al suo interno contiene una nota introduttiva nella quale l'autore, passa in rassegna i documenti storici e nel contempo gli scrittori più importanti e significativi, per lo studio del dialetto teramano.
Si occupò della raccolta sistematica del "Canti" del popolo della sua terra e di tutta una serie di tradizioni, usi e costumi, sperimentò anche la carriera di traduttore dal Latino al dialetto teramano, come nella commedia "I Captivi" di Plauto del 1884. Dopo l'uscita dei suoi primi lavori, iniziano a scrivere opere dialettalipoeti come Luigi Brigiotti, Filippo Dottorelli e Fedele Romani, che oltre a raccolte di sonetti pubblicò uno studio dettagliato sugli "Abbruzzesismi". Di estrazione cattolica conservatrice, si legò alla destra storica della sua regione. Nel 1886 contribuì alla nascita della "Rivista abruzzese di scienze ed arti" dalla quale si distaccò per divergenze politico-religiose, in seguito alla nuova linea editoriale laico-massonica degli altri fondatori come Vittorio Savorini, Orazio Albi ed Eugenio Cerulli. Tra le altre cose si occupò di agronomia pubblicando studi sulle condizioni economiche agricole del teramano, editi nel 1894 e segue nel frattempo anche i vasti possedimenti di famiglia, nel 1896 pubblica la sua ultima opera intitolata "I dialetti della provincia di Teramo". Partecipa attivamente alla vita sociale e politica della sua città, eletto consigliere e poi assessore comunale diventa anche presidente della Commissione bilancio del comune, diventa anche presidente della locale Banca popolare. Dal 1888 fu molto attivo come presidente del Comitato organizzatore dell'Esposizione Provinciale Operaia, iniziativa che favorì la crescita economica e culturale della provincia, fu anche uno dei soci fondatori della Società Filarmonica "La Cetra", divenuta poi liceo musicale.
Si spense prematuramente nel dicembre del 1904.

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