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Giovanni Elisei nasce a Fermo nel 1259. Colpito da una fede incorruttibile e affascinato dall'esempio di San Francesco vestì il saio da giovanissimo. Proclamato beato da Papa Leone XIII nel giugno del 1880, fu un eccellente presbitero, evangelizzatore, predicatore francescano.
Il francescanesimo si diffuse nelle Marche subito dopo l'arrivo del Santo, in particolare nella zona del fermano e del piceno, in questo contesto cresce il percorso di fede e di preghiera del giovane Elisei, che tra i venti e trenta anni della sua esistenza sviluppò la meditazione e la penitenza con digiuni continui e privazioni anche fisiche, utilizzando il cilicio, strumento molto frequente nel medioevo. Dalle Marche si stabilì in Toscana nella località chiamata La Verna, nell'aretino.
Nei celebri Fioretti di San Francesco viene riportato un episodio nel quale viene narrato il suo incontro con Gesù sul monte Penna, dove il frate stava pregando e meditando ai piedi di una croce, vicino ad un albero di faggio. Dopo la caduta dell'albero, nel punto esatto venne edificato un luogo sacro denominato Cappella del Faggio. Ancora oggi si può leggere su di una parete l'iscrizione che attesta la sua visione. Morì in povertà ed in lontananza dal mondo così come era vissuto per quasi tutta la sua esistenza nell'agosto del 1322.
Fu sepolto nel Santuario Francescano della Verna sotto l'altare di San Michele, in una teca dove è conservato il suo corpo, situato nelle vicinanze di Chiusi in provincia di Arezzo, luogo in cui Francesco, secondo la tradizione, ricevette le stigmate.

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