Si distinse partendo dal basso con la forza dello studio e della perseveranza. Nel 1672 conseguì una carica giuridica a Forlì che lo portò ad essere nominato notaio nel tribunale di Ferrara, dove affinò le sue qualità professionali. Successivamente si trasferì al tribunale di Bologna e, determinato a proseguire la sua carriera, si dedicò a studi approfonditi di legge Civile e Canonica così da conseguire il titolo di Giudice delle frodi per la tesoreria della provincia romagnola. Dopo poco tempo si spostò a Ravenna per esercitare come avvocato fiscale. Divenne sempre più qualificato e si trasferì a Genova, dove assunse la carica di Avvocato fiscale della Rota criminale della città , venendo eletto dopo pochi anni Uditore cioè un dei magistrati più importanti, infine fu anche di Giudice di mare e dei suoi soldati, con la giurisdizione dei consultori degli inquisitori liguri. Terminato anche questo incarico si trasferì a Roma dove esercitò l' avvocatura fino al 1710 come nunzio apostolico e diplomatico per la Santa Congregazione dei Vescovi e regolari del Cardinale Marco Antonio Barbarigo. Inoltre fu collaboratore del Cardinale Lorenzo Corsini che divenne poi Papa Clemente XII.
Promosso al vescovado di Acquapendente, mentre era a capo di quella diocesi nel suo palazzo vi fu ospitata la Regina Maria Casimirra Clementina moglie di Giacomo III Re d'Inghilterra. Durante il Concilio Lateranense del 1725 fu uno dei vescovi assistenti. Ricordato sempre come eccellente esponente della chiesa e della diplomazia, passò ad altra vita come uomo timorato di Dio.
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