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Iniziata a costruire nel 1270, la chiesa si affaccia sulla "Strata Sancti Giacobi", una delle principali della città. Completamente realizzata in travertino locale, San Giacomo è un tipico esempio di romanico piceno. La chiesa si sviluppa con orientamento Ovest-Est e con un'accentuata espansione verticale. La facciata a capanna ingloba sul lato destro un'alta torre campanaria realizzata nel XIV secolo ed un elegante rosone a dodici petali con colonnine tortili lisce montate a coppie simmetriche e con capitelli di diversa forma. Sopra al rosone sono collocati, a forma di croce, cinque bacini in maiolica con decorazione di croci e fiori. Il portale principale rimane strombato e definito da due colonnine tortili per lato mentre nella lunetta vi è una raffigurazione ad opera di Sebastiano Ghezzi (1585-1650) di “Madonna col Bambino tra San Giacomo ed Emidio”. L'interno, a navata unica, è diviso da tre archi ed è ripartito in quattro campate con volte a crociera. L'unico altare esistente è quello centrale. Nella parte sinistra si osserva parte di un affresco del XIV sec. raffigurante una “Natività con San Giuseppe e un angelo” mentre in basso si scorge l'effige di una santa del XIII sec. e quella di un San Antonio Abate, attribuita al Maestro di Offida. Sul secondo pilastro laterale è raffigurato un altro santo del XIII sec. Si possono ammirare anche una Madonna col Bambino, una Madonna del Latte e un Santo Vescovo con mitria e pastorale di probabile mano del Maestro di Offida. Ancora una “Psicostasi" (San Michele che pesa le anime) ed una Crocifissione con Madonna e San Giovanni.
Con i restauri avvenuti negli anni trenta del Novecento vennero ripristinati l'originale ingresso ad ovest e l'abside ad est. Alla chiesa di San Giacomo fu molto legato il Venerabile Francesco Antonio Marcucci, figura significativa per la città di Ascoli.

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