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Un tipico esempio di Barocco ascolano. La facciata fu disegnata da Carlo Rainaldi nel 1679, ma fu realizzata da Lazzaro Giosafatti nel 1684.
L'edificio è composto da due massicce colonne di stile corinzio addossate a lesene dello stesso ordine.
A navata unica, l'interno presenta quattro cappelle, dal presbitero si innalza un altare disegnato dal Rainaldi ed eseguito dal mastro intagliatore fermano Giovanni Mestichelli nel 1679.
Le decorazioni a stucco vennero portate a termine da Tommaso Amantini di Urbania, mentre le tele conservate in due lunette sono dell'artista ascolano Biagio Miniera (1697-1755). Annesso vi era il convento di San Giuseppe.

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