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Nasce a Campli probabilmente tra il 1420 e il 1425.
È stato uno dei maggiori artisti abruzzesi della fine del XVI secolo, e la sua produzione si sviluppò prevalentemente nel teramano, ma gli vengono attribuite opere anche a Ripatransone (AP), nella Capella di San Domenico e Vincenzo; nella stessa città è presente un affresco, nella Pinacoteca Civica, con la figura del "Cristo morto nel sarcofago e storie della Passione", mentre a Santa Vittoria in Matenano, oggi in provincia di Fermo, si conserva il ciclo delle "Storie della Vergine e di Cristo con vari Santi", nell'abazia Farfense.
Del Di Giacomo è inoltre doveroso ricordare un "Polittico del Melograno", conservato nel Museo Civico di Teramo, una "Madonna con il Puer Doloris", conservata nel Museo capitolare di Ortona (CH), ed un altra "Madonna in trono che allatta il Bambino" nella chiesa di Santa Maria in Platea nella sua Campli.
Muore negli ultimi anni del Quattrocento.

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