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Frazione poco accessibile, si trova ai limiti settentrionale del comune di Ascoli Piceno. Un tempo l'abitato era un crocevia per raggiungere Castel di Croce, ma col progressivo degrado della strada costruita sopra i calanchi è stato abbandonato e ridotto a quasi un insieme di ruderi. Nonostante tutto si intravedono ancora i resti del passato castellano con l'ingresso fortificato e tracce delle mura.
Si vuol far risalire la sua fondazione agli esuli ascolani in fuga dalle invasioni barbariche, ma fino al 1302, quando già faceva parte del comitato ascolano, non vi sono tracce documentate. Nei catasti del 1381 appare munito di proprio statuto e di uno stemma, sotto la giurisdizione del sindacato di Montadamo.
A Casalena si arriva tramite l'unica piccola strada che parte da Morignano e attraversando la ripida valle che separa i due abitati. Sarebbe bene iniziare la visita dalla rampa di accesso che corre attorno ai resti delle mura e si addentra nella porta castellana dove si apre un particolarissimo ambiente coperto dal quale partono le vie interne al castello. L'interno ormai è quasi del tutto ridotto a rudere e rimangono pochi edifici in piedi, comunque di una certa rilevanza storica e che si trovano soprattutto lungo il tracciato delle mura. Altre abitazioni sono sorte nel borgo sotto le mura soprattutto a partire dal '600.

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