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Il suo nome era Domenico Peroni e nacque il 7 novembre del 1604 nella frazione della Lama, nei dintorni di Offida.
I suoi genitori Domenico e Elisabetta Peroni erano poveri braccianti e sotto la loro guida, quella del direttore della chiesa di San Lazzaro e dei padri Cappuccini di Offida, il piccolo Domenico imparò a crescere nei precetti del Signore.
Più che allo studio, il Beato fin dall'infanzia ebbe la vocazione al lavoro e alla preghiera, imparando a condurre le greggi e le mansioni dei campi.
Il padre comprese che suo figlio non era adatto alla vita famigliare e lo spingeva invece l'austerità dei Cappuccini, tanto che nel 1626 Francesco, all'età di 22 anni, chiese di essere ammesso all'ordine dei frati Minori, richiesta accolta con entusiasmo dai frati, essendo ben nota la sua devozione di santità di vita e laboriosità.
Fu assegnato nel convento di Corinaldo in provincia di Ancona, vestendo il saio francescano con il nome di Fra Bernardo. Novizio si distinse per l'austera osservanza della regola e per lo spirito di povertà.
Dopo la processione religiosa che mise fine al suo noviziato, il padre provinciale lo destinò al convento di Fermo, con gli obblighi di infermeria e di cucina, impegni che Fra Bernardo assolse per 40 anni con dovizia e abnegazione, ricevendo attestazioni di merito dai suoi superiori.
Era portato sicuramente per le virtù della della carità e della pazienza, e fu nemico implacabile dell'ozio e della mormorazione.
Quando finiva il suo lavoro, e avendo tempo a disposizione, approfittava per dare aiuto ai suoi confratelli nel disbrigo di loro mansioni lavorative, o si recava a pregare in chiesa.
La popolazione aveva per Bernardo una vera e propria venerazione; quando si recava tra i suoi concittadini era costantemente accolto con entusiasmo e rispetto avendo sempre una parola per tutti.
Si sparse la notizia che il Provinciale del suo ordine volesse trasferirlo ad un altro convento, ma il suo vescovo si mosse immediatamente per cercare in tutti i modi di farlo rimanere ad Offida.
La sua fama di santità ormai era arrivata in tutti gli angoli del Piceno. In quei tempi di carestie Bernardo aveva sempre tempo di aiutare tutti, anche sfidando i suoi superiori e i suoi confratelli, che lo consideravano addirittura un dilapidatore.
Dopo aver raggiunto un'età avanzata, le sue forze non gli consentirono più di aiutare il prossimo e in questa fase della sua vita incominciò a moltiplicare le orazioni e meditazioni, ancora una volta con abnegazione e passione.
Morì serenamente alla veneranda età di novantanni, il 22 agosto del 1694, stringendo il crocifisso con cui il Padre Guardiano aveva voluto che benedicesse i suoi confratelli e i benefattori del convento.
Attorno alla salma, per tre giorni, fu incessante la moltitudine di fedeli e molti furono coloro che tornarono a casa con la reliquia della sua tonaca che fu cambiata per tre volte.
Bernardo è il più longevo tra i santi beati cappuccini. Fu beatificato da Papa Pio VI il 25 maggio del 1795.
Ad Offida il suo ricordo è ancora vivissimo e viene festeggiato il 23 agosto.

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