Libero Bizzarri nasce a Montalto delle Marche nel maggio del 1926. Dopo gli studi e la laurea si trasferisce a Roma, nel 1949; il suo primo incarico è nel giornale "L'Avanti", organo del partito Socialista, poi al "MondOperaio", rivista di carattere culturale-politico fondata da Piero Nenni. Durante il soggiorno romano incomincia ad interessarsi al cinema e inizia a collaborare alle attività del Circolo Italiano del Cinema, un'associazione che raccoglieva le più significative personalità della cultura e del mondo dello spettacolo. Sempre più apprezzato per il suo lavoro, Libero presta la sua opera a molte riviste specializzate e le sue attenzioni vengono rivolte alle problematiche inerenti al mondo del lavoro e al sociale legate al cinema. Insieme allo sceneggiatore Libero Solaroli, è autore del volume "L'industria cinematografica italiana". Fu anche un ottimo documentarista, ottenendo riconoscimenti e premi nei principali festival europei, come Venezia, Berlino, Mosca e Karlovy Vary, nell'allora Cecoslovacchia. Con il cortometraggio "Boccioni e i Futuristi" venne candidato al premio Oscar nel 1976. Con un nutrito numero di registi, nel 1963 prese parte alla realizzazione del film "I Misteri di Roma" coordinati da Cesare Zavattini, mntre nel 1976 entra a fare parte dell'organico della Radio Televisione Italiana. Tra i lavori più significativi di Libero Bizzarri vi sono: "La vera storia del generale Custer", "Enrico Mattei", "Badoglio", "Togliatti", più varie regie televisive di rubriche, tra cui la prima edizione della trasmissione di Tasca Nostra per il Telegiornale della seconda rete della RAI. La sua ultima opera cinematografica era incentrata su "I protagonisti del nostro tempo", una serie dedicata agli italiani che avevano raggiunto posizioni di rilievo nel mondo, ma purtroppo si spense prematuramente nel marzo del 1986. Insegnò al centro Sperimentale di Cinematografia ed era docente di Teorie e Tecniche del Linguaggio cinematografico e televisivo all'Istituto Superiore di Giornalismo. Oltre alla regia, Bizzarri era molto impegnato in ambito civile: fu tra i fondatori dell'associazione Cinema Democratico. Dopo pochi anni dalla sua scomparsa è stata istituita dalla città di San Benedetto del Tronto una fondazione intitolata a Libero Bizzarri che si occupa di molte attività culturali, che spaziano dal cinema alle più significative forme di cultura.
Se vuoi condividere questa scheda sui social, puoi utilizzare uno dei pulsanti qui sotto: