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Nasce a Grottammare nel giugno del 1588, anni in cui era pontefice il marchigiano Sisto V.
Indottrinata alle pratiche religiose dalla madre Emilia Tesei, ebbe come guide spirituali Padre Vagnozzo Pica, prete di Ripatransone, il francescano Nicolò Pallotta di Monteprandone e Girolamo Leti, pievano della chiesa del castello di San Benedetto.
La dedizione di Lavinia per il culto del santo Benedetto crebbe enormemente tanto che la giovane si recava sempre più frequentemente a pregare sulla tomba dove era sepolto il santo martire.
Andò sposa molto giovane, all'età di quindici anni, a Marino Giammarini, da cui ebbe dei figli. La sua vita irreprensibile e colma di dedizione alla causa dei valori cristiani è testimoniata dalla cronache dei suoi confessori.
La morte la colse nel settembre del 1623. Venne sepolta nella chiesa di Santa Maria dei Monti e la sua tomba divenne, dopo poco tempo, meta di pellegrinaggi per miracoli a lei attribuiti.

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