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Moderna chiesa rurale costruita nei pressi del fiume Tesino, quasi al confine tra i comuni di Montalto e Castignano.
Compresa nella parrocchia di Santa Maria in Viminatu di Patrignone, viene eretta dopo il terremoto di Castignano del 1943 che aveva distrutto la precedente struttura, della quale non si conosce la data di costruzione, tra le poche notizie si sa che rientra nelle visite della diocesi montaltese nel 1824. Dell'edificio scomparso dovrebbero esistere ancora i ruderi a poca distanza, nei pressi della grande villa che che le sorge affianco.
Completata nel 1948 il nuovo edificio viene visitato dal vescovo l'anno successivo, nel 1954 viene elevata a parrocchia e riconosciuta nel 1957 dal Presidente della Repubblica, ma l'istituzione avrà vita breve.
La troviamo dopo qualche decina di metri imboccando la strada che risale dalla provinciale "Valtesino" attraversando la contrada di San Nicola, fino a raggiungere la cima del crinale dominata dalla grande quercia monumentale che dà il nome anche alla zona.
Davanti all'incrocio della Valtesino parte anche la strada che risale verso Castignano, passando per un piccolo ponticello, raggiunge il medievale Mulino Falconi.
La facciata in mattoni è caratterizzata dal portale al centro della struttura affiancato da due coppie di lesene ai lati, interessante è il lunotto murato nella parte superiore, una madonna con bambino in terracotta dell'artista offidano Aldo Sergiacomi. Ancora in alto un cornicione ad angolo conclude l'ingresso, poco sopra vi è murato una scultura raffigurante l'Agnello di Dio, sempre del Sergiacomi, completa la facciata una finestra rotonda incorniciata da mattoni e chiusa da vetrate colorate. In corrispondenza del tetto corre un vistoso cornicione e si conclude ai lati con due pennacchi che si alzano agli angoli, la piccola sagrestia si aggrappa al lato sinistro della struttura.
Dentro ci si ritrova in un ambiente di pianta rettangolare, privo di particolari decorazioni, sulle navate si aprono le finestre a trifora, mentre del pavimento si alza una fascia in pietra, in prossimità dell'altare si aprono quattro nicchie, due per lato, occupate in parte da statue.
Un grande arco introduce al presbiterio, rialzato e diviso dalla navata da una balaustra in pietra, qui si trova l'unico altare e dietro di esso la zona absidale dove sono affissi un quadro della Madonna con Bambino tra santi ed un crocefisso.

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