Giudo Leoni nasce a San Benedetto del Tronto nel maggio del 1902. La sua famiglia operava da generazioni nell'attività della lavorazione del legno e, già giovanissimo, il piccolo Guido si appassiona alla professione. Dopo aver terminato gli studi inizia precocemente l'attività di liutaio nel 1927, successivamente passerà al mestiere di ebanista fino al 1950, quando tornerà a dedicarsi alla sua vera passione, quella di liutaio. Il laboratorio era ubicato vicino alla chiesa della Madonna della Marina, punto di riferimento importante per la popolazione della città; il Leoni, per la sua professione, strinse contatti con molti suo colleghi che erano dislocati nelle Marche ed in Italia, acquisendo dritte su molte tecniche di costruzione, che furono poi applicate ai suoi strumenti. Membro dell'Associazione Liuteria Artistica Italiana, partecipò a molte mostre negli anni Cinquanta, ottenendo sempre degli ottimi riconoscimenti. È da rimarcare che nel 1956 si recò a Roma in occasione di un concorso indetto dall'Accademia di Santa Cecilia, ottenendo una considerazione particolare del Pio Sodalizio dei Piceni, per un violino ed una viola. Altri riconoscimenti furono attribuiti a Leoni: una medaglia d'oro del Ministero dell'Industria e Commercio e nel 1971 l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Il liutaio di San Benedetto si spense nel 1978. Durante la sua ultra-decennale attività, Guido, coadiuvato dal figlio Franco, anch'egli esperto liutaio e musicista, costruì ben 78 violini, 17 viole, e 11 violoncelli; i suoi strumenti denotavano una particolare evidenza nelle punte, ricalcando il gusto "liberty" prediletto negli anni della sua formazione, e usava la forma esterna e un modello personale, evidenziando per i suoi modelli un lavoro raffinatissimo, che firmava con l'etichetta stampata con le raffigurazioni di due leoni e le sue iniziali. Nell'agosto 2009, l'associazione Suoni del Piceno nell'ambito del III Festival "Musica e Liuteria" tenutosi sempre a San Benedetto del Tronto, ha reso omaggio al Leoni con una mostra tenuta alla Palazzina Azzurra dove sono stati esposti alcuni strumenti musicali del Maestro. Nel 2013 sempre la stessa associazione, con il patrocinio comunale, ha inaugurato una mostra permanente presso il Palazzo Piacentini, di attrezzi, forme, studi preparatori e vari oggetti provenienti dalla bottega Leoni.
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