Cappellina nei pressi di Agelli, nei boschi del comune di Roccafluvione.
Non ci sono notizie storiche rintracciabili, le poche se ne deducono dalla lapide posta sulla facciata. Si tratta infatti di una riedificazione di una precedente struttura, probabilmente verso la metà del XX secolo. La scritta scolpita nel travertino continua citando Vincenzo Mancini e Domenico Massimi, esponente di una nota famiglia di Agelli e la popolazione della frazione, tutti impegnati nella ricostruzione. Il minuto luogo sacro si trova tra i boschi di conifere, lungo la strada che raggiunge Pastina. La troviamo su un lato della carreggiata, collocata in uno scenario degno di nota, con ancora i segni di un grande incendio che in passato ha devastato l'area. Il tempietto è di modeste dimensioni ed è composto da mura in mattoni ed un tetto in cemento, alcune finiture sono in pietra di travertino. L'ingresso è coperto da un portico sorretto da due massicci pilastri, sorreggenti delle arcate. Sulla parte frontale è ricavata anche la sobria facciata, con una croce posta sopra l'arcata, incorniciata da una fascia in travertino; una cancellata in ferro protegge l'accesso. L'interno un tempo dipinto di azzurro, contiene un semplice altare in pietra, con alcune raffigurazioni della Madonna, due piccole feritoie ai lati montano anch'esse una semplice inferriata.
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