Situata presso la frazione di Tofe di Montemonaco, in origine fu un santuario molto importante e visitato da numerosi pellegrini. Il pontefice Bonifacio VIII già la menzionava in una lettera del 4 dicembre 1299. Meta nel corso dei secoli di solenni giuramenti, notizie attestano che anche il grande predicatore e santo Giacomo della Marca vi si recò nel 1450 con le delegazioni del suo paese Monteprandone e quelle di Acquaviva Picena per redimere una questione di confini. Nella festa della Vergine Assunta, i quattro capitani del comune di Montemonaco, con le delegazioni più importanti, rendevano omaggio alla Madonna per un voto di pacificazione e contro le pestilenze. Sede di prestigio, assunse ben presto una notevole importanza politico-economica e religiosa. Annessa nel 1586 alla Diocesi di Montalto delle Marche, la chiesa, voluta da papa Sisto V, fu costruita prevalentemente in stile gotico, ma nel corso dei secoli subì comunque dei lavori di rifacimento. In origine era a navata unica, ma nei decenni di metà quattrocento fu aggiunta una seconda navata nella parte di sinistra. Sempre nel corso del XV sec. fu edificato il campanile a base quadrata che serviva anche per spiare le eventuali mosse dei nemici e per dare l'allarme con le campane. L'interno, suggestivo e ricco di affreschi, presenta, lungo la navata di destra, un Cristo Creatore immerso in una “mandorla” che viene sostenuta da angeli e fiancheggiata dalla Vergine orante e San Giovanni. Accanto ammiriamo la scena della Crocifissione con gli Angeli che raccolgono nei calici il Sacro Sangue del Cristo ed ai lati le croci con i ladroni ed i soldati con le loro armature medioevali. Nella lunetta posta a destra appare, anche se danneggiata, la suggestiva scena della "Dormitio Virgints". Al di sopra di questa immagine è raffigurata una Madonna sostenuta dal Cristo che sale al Cielo, mentre ai suoi piedi sono effigiati i Santi Apostoli Bartolomeo e Giacomo, e Santa Lucia con una candela accesa. Nei costoloni della volta sono raffigurati gli Evangelisti colti nel gesto di scrivere, e nei tondi della base vi sono le figure dei Dottori della Chiesa. L'altare è dedicato a San Sebastiano e la tradizione, consolidata ormai da secoli, vede ogni anno, in occasione della festa dedicata a S. Sebastiano, il 20 gennaio, tutta la popolazione e le autorità scendere in processione per rinnovare l'antico voto al santo; questo rito non è solo un'occasione di festività religiosa, ma anche incontro delle genti di Montemonaco e dintorni. Nel 1993 l'allora vescovo della diocesi Chiaretti elevò la semplice chiesa di Santa Maria a Santuario Mariano.
Autore: Mario Antonelli - Ferruccio Scoccia - Settimio Virgili
Titolo: Borghi da Scoprire... Tesori delle Marche Meridionali Vol. I
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