Principale ingresso al centro storico, è diventato negli anni uno dei simboli di Campofilone.
Sebbene costruita utilizzando strutture medievali in realtà la porta è stata aperta nella prima metà del XIX secolo, qui infatti si trovava un robusto torrione, eretto a difesa della punta orientale della cinta muraria e che esisteva ancora nel 1816, quando ospitava la macelleria comunale. Allo scopo di dare un comodo e monumentale ingresso al paese si decise anche di riempire il fossato realizzando una rampa, Via dei Pini, che dalla chiesa di San Patrizio e dal borgo omonimo, saliva fino alla porta creando così un nuovo spazio da destinare a giardini pubblici.
L'opera realizzata in cotto ha una forma rettangolare smussata agli angoli nella parte esterna, poggia su un basamento a forte scapartura mentre l'arco di gusto neogotico si apre occupando quasi tutto l'edificio, nella parte superiore sono murati due stemmi in cotto: quello del comune di Campofilone e dell'abbazia di San Bartolomeo. Sopra la volta è ricavata una piccola stanza e sulla piattaforma superiore si trova una terrazza, entrambe sono collegate all'adiacente palazzo novecentesco attraverso delle passerelle, la merlatura a coda di rondine, sorrette da una fila di beccatelli coronano il piano superiore. Oltrepassata la porta ci si ritrova lungo il corso principale del paese che termina sul sagrato della chiesa abbaziale.
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