L'ingresso orientale a Montefortino è chiamato Porta di Levante o di Santa Lucia per via della scomparsa chiesa nelle sue vicinanze, oppure più semplicemente "L'Arco". La meglio conservata delle porte che ancora si aprono nella cinta muraria, questa ci accoglie ad oriente del paese caratterizzata dal suo arco gotico, costruita prevalentemente in mattoni ed arenaria, si apre alla fine di una lunga rampa in salita che serviva a fiaccare l'impeto guerresco degli assalitori. Edificata come il resto della cinta muraria nel trecento, forse dai fermani, è stata testimone delle numerose guerre contro Amandola e Montemonaco e quelle per l'indipendenza da Fermo, ha vissuto la signoria dei Da Varano, l'assedio del Piccinino e la dominazione di Francesco Sforza. Sopravvissuta quasi intatta ai lunghi processi storici che inevitabilmente investivano Montefortino, ancora oggi rende suggestivo l'arrivo nel centro storico.
Salita la rampa ci si trova a confrontarsi con la torre quadrata che difendeva la destra dell'arco d'ingresso, presenta un basamento scarpato che si aggrappa visibilmente alla roccia. Sulle sue mura ancora si aprono le feritoie da moschetto e si eleva per due piani fino alla stessa altezza della porta, ma si può solo ipotizzare se la torre fosse o no più alta rispetto a com'è adesso dato che la parte superiore è andata perduta. Le caratteristiche principali dell'arcata invece sono la sua matrice gotica con l'arco in mattoni ornato da una cornice e sovrastato da una piccola finestrella che si apre nella casamatta superiore, qui si trova anche un'apertura rotonda detta cannoniera dove appunto si alloggiavano i pezzi d'artiglieria. La parte a sinistra della porta invece è stata ristrutturata come abitazione e quindi non vi è possibile leggere se fossero previste anche lì ulteriori fortificazioni. Attraversato l'ingresso fortificato ci si trova su via Santa Lucia, sulla destra vediamo una graziosa fontanella ed una salita che si ricollega alla ripida scaletta dove una porticina permette l'accesso alla casamatta.