Il Palazzo Comunale di Appignano, affacciato sulla piazza principale del paese dominata dalla torre campanaria, fu ricostruito sul finire del'Ottocento, quando fu demolito il palazzo antico, risalente al periodo tardo-medievale, subendo un ampliamento sopratutto negli interni, nel corso della prima metà del Novecento.
Nel tessuto murario della facciata sono ancora visibili i resti degli edifici antichi, come una graziosa finestra quattrocentesca ad arco, in cotto, ed attualmente murata. Rettangolari ed in travertino invece sono le attuali finestre della facciata in stile rinascimentale, mentre il portale ed il terrazzo sovrastante derivano dalla ricostruzione ottocentesca.
All'ingresso sono conservati gli stemmi provenienti dalla demolita Porta da Capo: quello dello stato ascolano, uno stemma raffigurante un uomo armato, tradizionalmente interpretato come San Giorgio, che sorregge un gonfalone, e il raro stemma inquartato della lega tra Ascoli e Fermo. Quest'ultimo testimonia l'evento storico della pace tra le due città marchigiane, da sempre rivali, ottenuto grazie alla mediazione di San Giacomo della Marca, conosciuto e venerato già in vita in entrabe le città.
Anche la campana dell'antico palazzo comunale trova posto nella struttura: rifusa nel 1887, mandava i suoi rintocchi dalla scomparsa torre civica, demolita alla fine dell'ottocento. L'edificio si espande sul retro e ha inglobato altri fabbricati, tra cui quello che fa angolo con la parallela del corso.
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