Fu edificato nel 1532 su commissione del marchese Giovanni Francesco Rosati.
Il progetto fu opera di Antonio da Sangallo il Giovane, che fu un aiutante di Bramante durante i lavori per lo Stato Pontificio; il palazzo presenta infatti, uno stile rinascimentale simile a quello di Bramante, che prende l'impulso inizialmente dal gotico lombardo e in seguito dall'architettura classica e monumentale, come dimostra Palazzo Azzolino.
Lo stile classico è evidente nel chiostro per via della semplicità degli archi a tutto sesto e delle lineari lesene che fungono da intervallo fra un arco e l'altro.
Il corridoio del chiostro è sormontato da volte a crociera.
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