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Scenograficamente posizionato in un'area molto suggestiva, lungo il corso del torrente Fluvione.
Si trova nella contrada Salare, poco prima di arrivare al capoluogo del comune di Roccafluvione, Marsia. Se ne ignora l'epoca di fondazione, difficile comunque da stabilire, dato che nel tempo, ha subito numerosi interventi e modifiche. Infatti è stato praticamente ricostruito nella prima parte del XX secolo, durante lavori per riconvertirlo a centrale elettrica, come accade ad altri mulini della zona. Oggi non è più utilizzato e, nonostante sembri abbandonato, ogni tanto si riscontrano interventi di varia natura, per tentare di preservarlo. Ultimamente infatti, il tetto sfondato è stato coperto con una struttura in lamiere ondulate. Raggiungibile scendendo da una ripida strada brecciata, imboccabile dalla strada provinciale 237, all'altezza della frazione Salare. Il percorso scende fino al ponte sul Fluvione, per poi proseguire seguendo il torrente fino a Mozzano. Poco prima del ponte una scala scende fino al mulino ed al fiume, qui è notevole la bellezza dell'area. Una piccola cascata, lascia spazio ad una scenografica forra, dove le rocce scavate dalle acque, si chiudono in una breve gola. L'edificio è composto da una struttura ad un piano, appoggiata sopra due muraglioni paralleli aggrappati al piano inclinato delle rocce, lavorate dallo scorrere delle acque. Il vano ricavato sotto il mulino, ospitava le ruote idrauliche, mosse dall'acqua incanalata nella condotta forzata in cemento, tuttora esistente. La forza generata veniva trasferita da un meccanismo fino alla camera superiore, attraverso un buco sul pavimento ancora visibile. Sopra i due muraglioni appoggiano le travi in cemento, appoggio del solaio dove c'era la stanza di molitura. All'interno sono rimasti solo due vani vuoti, in quello principale, dove un tempo si trovavano le macine dei cereali ed in seguito, i generatori elettrici. Un'altra piccola stanza con camino, è annessa sul lato che da sulla strada e sporge sul fianco dell'ingresso del mulino.

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