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Celebre cittadino di Montefortino, dove nacque il 25 settembre del 1787.
Già molto giovane si rilevò molto abile nelle arti mostrando doti sia nel disegno che nella pittura.
Apprese le prime nozioni artistiche nel monastero delle Grotte di Massaccio, a Cupramontana, sotto la guida dei monaci camaldolesi.
Grazie al cardinale Bernardo Onorati si trasferì a Roma, nella scuola dell'abate Domenico Conti.
Privilegiando nella sua opera uno stile riconducibile a quello di Raffaello e degli artisti del cinque-seicento, Duranti concentrò la sua produzione grafica approdando ad uno stile molto personale caratterizzato da una nervosa resa geometrica delle forme.
Nella prima parte della sua opera iniziò ad esplorare nuove ed inedite forme espressive, indirizzandosi verso uno stile pittorico visionario come quello del grande Francisco Goya e Johann Heinrich Fussli.
Passò quindi, nei decenni successivi, ad uno "stile quadrato" che caratterizzò la seconda parte della sua carriera; le sue figure geometriche astratte e squadrate apparivano come intagliate in blocchi di pietra.
Con il passare del tempo manifestò sempre più una spiccata forma di schizofrenia che lo limitò a frequentare gli ambienti romani.
Pur segnato dalla malattia, dopo aver intrapreso l'attività nel campo dell'antiquariato riuscì ad acquisire una pregevole collezione di opere d'arte che possono essere ammirate nella splendida Pinacoteca di Montefortino a lui intitolata.
Ritiratosi nel suo paese natale, vi si spense nel 1863.

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