La si vede alla fine della strada che attraversa la frazione Villa Santi di Massignano.
Prende il nome insieme alla frazione, dalla chiesa dei Santi Felice ed Adaucto, punto centrale della vita comunitaria della zona. Costruita interamente in mattoni nel 1801, incanalando alcune sorgenti limitrofe, nel 1891 restaurata ed ampliata aggiungendo una nuova presa, collegata con una condotta in tubi di terracotta. La tubatura, progettata dall'ingegnere grottammarese Pio Fenili, mostra presto problemi e si decide nel 1901, di sostituirla con una in ghisa collegando anche nuove sorgenti, aumentando la portata della fonte. Questo secondo progetto viene invece stilato dagli uffici del genio civile. Da qui terminano gli interventi sulla fonte che infine, viene lasciata in stato di abbandono fino al 2020, quando si decide di restaurarla. Due anni più tardi iniziano i lavori che terminano nel 2023 quando viene riaperta al pubblico durante una solenne cerimonia. Si è provveduto anche a scollegarla dalle sorgenti ed a connetterla all'acquedotto consortile del piceno, riammodernando le tubazioni.
Si compone di una grande vasca semicircolare alla base, con un muraglione alle spalle impreziosito da due archi murati impiantati su tre lesene. Nella parte superiore corre un cornicione lavorato ed al centro, posizionato tra i due archi, c'è un elegante capitello in mattoni. Ai lati della vasca, le mura scendono fino a due piccole strutture rettangolari gemelle, contenenti cisterne minori. Sulla loro facciata una nicchia monta al centro un mascherone in ceramica, raffigurante la testa di un satiro tenente con la bocca il rubinetto dell'acqua potabile, raccolta in basso da un bacino. Sulla lesena al centro sono affisse due targhe, la prima in alto è più recente e realizzata in pietra,riporta "Vietato Lavare"; l'altra in basso è in cotto e mostra la data della costruzione. Durante i restauri del 1891, per risparmiare sulla targa, aggiungono un segno allo 0 della precedente per trasformarlo in 9.