Dopo essere stata trascurata durante i secoli, della cinta muraria ortezzanese rimangono oggi solo pochi tratti. Se ne può desumere in generale l'andamento che prendeva nel circondare il paese ma delle sue fortificazioni solo le trace a sud ricordano il loro aspetto, soprattutto in prossimità di Porta da Sole, unico accesso antico rimasto.
Quel che si vede esternamente è l'ultima cinta edificata tra XIV e XV secolo dai fermani, sfruttando porzioni delle cinte precedenti soprattutto per quanto riguarda la zona a nord est del paese, in prossimità della Torre Ghibellina, dove sorge la parte più antica del paese. Le mura furono oltrepassate durante l'assedio del 1415 quando il Malatesta conquista Ortezzano sottraendolo a Ludovico Migliorati che lo recupera poco tempo dopo, o un secolo dopo quando viene danneggiata dai banditi di Battistella da Montevidone, luogotenente del famoso brigante Marco Sciarra.
Riaggiornata fino al XVII secolo, perse mano a mano di importanza e tra il XVIII ed il XIX secolo e viene quindi smantellata o riutilizzata in altre opere edili, nel 1849 veniva abbattuta la porta da bora che garantiva l'acceso dalla parte alta del paese.
Ripercorriamo il circuito partendo dalla Porta da Sole dove una gradevole balconata l'accompagna in parte, usciti dalla porta si prende a sinistra cominciando a scendere davanti all'abbandonato Palazzo Tomassini dove incastonato in un'abitazione cinquecentesca di pregio, si trova parte di una torretta che forse fungeva da presidio all'angolo delle mura.
Da qui probabilmente risalivano fino alla Torre Ghibellina e si raccordavano con questa, ma il tratto è andato perduto; dalla torre continuavano raggiungendo il poggetto davanti alla chiesa della Madonna del Carmine dove si trovava il primitivo castello. Da qui in poi rimane difficile capirne il proseguimento, probabilmente dalla rocca primitiva cominciava a riscendere verso valle riaccordandosi con la cinta sud, oppure proseguiva inglobando anche parte del borgo fino alla chiesa di Santa Maria del Soccorso per poi tornare verso il basso. Probabilmente entrambe le solizione possono essere state utilizzate in epoche differenti ma ci riserviamo ulteriori studi per capire meglio la situazione.
Autore: Maurizio Mauro
Titolo: Castelli: Rocche torri cinte fortificate delle Marche (Fermo e i suoi castelli) Vol.IV
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