Nasce nella cittadina di Porto san Giorgio nell'ottobre del 1903; il padre era un industriale che operava nel comparto del ghiaccio. Dopo gli studi a Fermo si trasferisce al Conservatorio di Milano, prestigioso Istituto superiore di materie musicali, dove affina le già notevoli doti canore. In Lombardia Acruto entra in contatto con intellettuali e artisti della multiforme scena meneghina, pubblica i suoi versi in molte riviste e nel 1929 inizia una serie di concerti in Europa come tenore. Divenne amico di Umberto Saba, celebre poeta e scrittore, di Sandro Penna, altro straordinario poeta originario di Perugia, che iniziò il Vitali alla poesia e all'autore francese Rimbaud, e dell'artista, marchigiano anche lui, Osvaldo Licini; Acruto fu anche in contatto epistolare con molte altre personalità artistiche e culturali italiane del Novecento: in seguito il materiale raccolto sarà utilizzato in ricerche biografiche postume. Dopo un decennio, nel 1940, torna a Porto San Giorgio e dal 1961 incomincia un nuovo percorso artistico che lo porterà ad interessarsi alla pittura, senza mai abbandonare la poesia e l'amministrazione dell'azienda fondata dal padre. Acruto Vitali pubblicò numerose raccolte di poesie, la casa editrice Scheiwiller diede alle stampe, nel 1972, un volume dal titolo "Il Tempo scorre altrove", mentre la seconda parte degli scritti uscì nel 1977 con l'intestazione "Barra 77". Nel 1992 vi fu la pubblicazione postuma del volume "Fuggire sempre e sempre ritrovarsi". Oltre che per la sua attività di poeta e scrittore il Vitali produsse una considerevole mole di opere di pittura sempre nell'ambito della corrente "astrattistica". Si spense nell'aprile del 1990 e la sua cittadina natale di Porto San Giorgio gli dedicò l'atelier e la scuola di teatro comunale.
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