Elegante edificio pubblico ben visibile davanti alla chiesa di Santa Maria, sulla Piazza Roma a Pedaso.
Difficile non notare i due edifici passando lungo la strada statale Adriatica, la storia della scuola ha inizio nella seconda decade del novecento, quando la famiglia Bruti dona al comune alcuni terreni. Si decide di realizzarvi la nuova struttura e la costruzione si conclude nel 1927, continuando fino ad oggi la sua funzione originaria, sebbene nel corso degli anni abbia subito diversi aggiornamenti. Oggi ospita oltre alle scuole primarie, anche il nido e la scuola dell'infanzia, ottimale è quindi lo stato di conservazione.
L'edificio è di grande pregio architettonico, eretto in mattoni e con alcuni elementi decorativi in cemento, il perimetro originale gli conferiva una forma a "L" e sono stati aggiunti alcuni volumi sul retro. La facciata fronteggia la piazza che arriva fino al sagrato della parrocchiale, tagliata dalla strada statale adriatica. Le dimensioni sono suddivise in tre sezioni: il corpo centrale con l'ingresso, più carico di decorazione e le due ali laterali, assai meno pregevole è la facciata secondaria esposta a Nord. L'edificio è collocato su una piattaforma rialzata, raggiungibile da una scalinata che scende fino a livello della strada. Salendo si passa attraverso il muro di cinta, affiancano il passaggio due edicole comprese nel muraglione, che mostrano un elaborato cornicione curvilineo. Queste inoltre contengono due transenne neogotiche realizzate in cemento, molto curate nell'aspetto e che lasciano intravvedere l'interno del cortile. Continuando a salire si arriva al cospetto del grande portale strombato, con architrave in pietra lavorato in stile ed un ornamento metallico sulla chiave. Si osserva che il corpo centrale, come già detto più elaborato, mostra alcuni semipilastri in cemento che separano le aperture, salendo fino alla linea del tetto. Lì si incontra il cornicione ad archetti pensili che in questa sezione sporge leggermente all'esterno, sorretto da colonnine tortili in cemento. Le finestre del primo piano richiamano lo stile del portale, al secondo piano invece, bifore e trifore la fanno da padrone. Al centro infatti notiamo una grande trifora sopra il portale, affiancata dalle uniche due bifore della facciata, nelle ali laterali si ripropone la tipologia della finestrone centrale, ma di più contenute dimensioni. Le aperture sono tutte contenute in una cornice ad arco in mattoni, dove sul lunotto superiore appare un tamponamento con mattoni disposti a spina di pesce. Il vistoso cornicione ad archetti pensili si fregia nella parte superiore di una fascia con i mattoni, disposti a dente e che continuano sulle facciate laterali, in parte anche nella facciata Nord. Entrambe le ali sono coperte ognuna da un tetto a padiglione, piuttosto sporgente ai lati, grazie anche al grande spessore del cornicione. La facciata settentrionale, lungo la Valdaso, mostra i segni delle varie ristrutturazioni, permangono al primo piano una fila di finestre ad arco strette l'una all'altra, ed altre simili ma di forma rettangolare, al piano superiore.
https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1100239693-bene-individuo
https://comunedipedaso.it/contenuti/273133/chiese-edifici-monumenti
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