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Una delle chiese più antiche è quella di Santa Maria in Castello, che compare per la prima volta in un documento il gennaio 1225, e che fu poi ricordata anche con la denominazione Santa Maria Marani nel 1239. Identificata come chiesa Matrice di Castel Marano, fu in effetti il primo luogo di culto di questo borgo. Nel 1330, e sul finire del XVI secolo, la Chiesa subì delle profonde trasformazioni, fino a quelle del 1641 che le attribuiscono l'attuale aspetto.
La facciata esterna non subì cambiamenti nel corso degli eventi e presenta monofore a strombo databili alla metà del XIII secolo. L'ingresso principale è ornato da un elegante decoro con motivi geometrici in cotto, mentre sotto il cornicione del tetto sono stati reintegrati una serie di archetti pensili. L'interno della chiesa conserva un baldacchino sostenuto da quattro esili colonne in cotto sormontate da tre grandi arcate di gusto tipico moresco. Presente un affresco raffigurante la Vergine con Bambino, Santa Lucia e Santa Caterina di Alessandria, databile ai primi decenni del sec. XV ed attribuito ad un artista anonimo, da alcuni critici indicato come appartenente alla scuola di Gentile da Fabriano. Questo stile pittorico attesta la vicinanza espressiva del suo autore alla pittura veneta in quanto risponde ai canoni e al gusto del gotico internazionale. Sono presenti anche affreschi in stile romanico. Importantissimo è il trittico “Madonna con Bambino e Santi Basso e Sebastiano” di Vittore Crivelli.

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