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Al centro dell'incasato di Faraone, a fare da cornice alla piazza principale del paese dedicata a San Felice, si alza la facciata della chiesa di San Vito Martire, continuatrice della storia apostolica del borgo di Faraone Vecchia e della ex parrocchiale dedicata a Santa Maria della Misericordia, tra i primi progetti realizzati nel nuovo paese grazie al parroco Don Giovanni Reali, uno dei sostenitori e dei fautori del cambiamento della sede urbama. Il disegno si deve all'architetto romano originario di Lapedona, Dante Tassotti, autore anche della parrocchiale di Sant'Egidio nel capoluogo. La posa della prima pietra avvenne nel 1950 e l'edificio fu completato otto anni più tardi, consacrato nel 1965 dal vescovo dell'allora diocesi di Montalto Marche-Ripatransone (oggi di San Benedetto del Tronto): Monsignor Radicioni. Gli ultimi lavori avvennero nel 1967, quando si procedette con alcuni adeguamenti edili relativi agli interni, che interessarono l'altare e la zona presbiteriale. La struttura della chiesa è realizzata in cemento armato; una serie di colonne lungo i lati, rastremate alla base, sorregge il tetto capanna, per le muraglie invece si è ricorso a mattoni ricoperti di intonaco colorato. La facciata è composta da una serie di fasce oblique in travertino che, incrociandosi tra di loro su un fondo di intonaco scuro, formano una serie di rombi che salgono fino al tetto. L'ingresso è coperto da un portico sorretto dalle colonne rastremate, all'altezza della porta la copertura si alza a formare un tettoia che incornicia l'ampio ingresso sormontato da un lunotto triangolare, dove è raffigurata una Madonna con Bambino. Varcato il portone d'ingresso ci si trova in un ambiente ad un'unica navata, che sul fondo inizia a restringersi, delimitando così l'area presbiteriale, affiancata da due piccole cappelline laterali. Le pareti laterali della navata sono inframezzate dai pilastri che sorreggono le capriate del tetto, delle cornici in cemento orizzontali corrono fino all'altare, fungendo anche da ornamento dell'ingresso alle cappelle; sempre lungo i lati si possono ammirare una serie di dipinti che raffigurano le stazioni della via crucis, più in alto le larghe finestre forniscono luce all'intero ambiente. Nell'area presbiteriale si trova l'altare, rialzato leggermente rispetto alla navata, sul retro dell'aula sacra si trova la sacrestia, dove in un angolo si innalza il piccolo e snello campanile in mattoni, di diverso gusto rispetto al resto della chiesa. Gli oggetti sacri dell'antica chiesa di Faraone sono stati qui trasferiti: possiamo trovare un'acquasantiera cinquecentesca in pietra, un dipinto raffigurante la Madonna della Misericordia ed anche un busto di San Felice Papa, contente le reliquie del santo.

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