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Sorse per opera degli Agostiniani scalzi, che giunsero ad Acquaviva nel 1612.
La struttura è stata oggetto di radicali cambiamenti, e nel 1903 un incendio interessò in particolare il coro, la cupola e l'organo.
Sulla facciata si apre un portale in pietra con andamento ad arco ed un'ampia finestra.
L'interno è a navata unica coperta da una volta a botte decorata. Gli arredi risalgono quasi tutti al XVII secolo e tale omogeneità stilistica rappresenta forse il dettaglio artisticamente più rilevante dell'intera struttura.
Tra le opere più suggestive, nella terza cappella dedicata al santo che dà il nome alla chiesa, è conservato un retablo seicentesco formato da dodici scomparti all'interno dei quali sono conservati dei reliquiari di varia forma.

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