La più antica tra le porte superstiti che si aprono sulle mura di Marano, collocata in un suggestivo scenario con allo sfondo il mare Adriatico. La prima erezione risale al XII secolo viene costruita quando la dinastia dei Tasselgardi, signori feudali del castello, decisero di rinunciare a parte del loro potere in favore di un libero comune che si creerà nel borgo sottostante alla rocca, quindi i suoi abitanti si impegnarono a munirlo di mura. Questa è una delle ipotesi che circola attorno alla porta, dato che si pensa che il primo incasato si era sviluppato lungo il versante orientale nel corso del XIII secolo, l'attuale aspetto dovrebbe risalire all'ultima ricostruzione delle mura che è datata tra XV e XVI secolo. Il nome di San Rocco viene dalla vicina chiesa dell'Annunziata che in origine era una piccola cappella costruita nel 1414 dedicata al santo che sostituisce il più antico nome di Porta da Bora, in una formella in ceramica murata sopra l'ingresso riporta impressa la data del 1596, probabile restauro del bene. Un disegno del XVIII secolo la raffigura insieme a Porta San Giovanni. Oggi la fortificazione è ancora a difesa della rampa che dalla campagna sale al paese, l'arco è a sesto ribassato ed è sormontato da una fila di beccatelli. Questi probabilmente sorreggevano delle strutture in legno a difesa della parte superiore dove trovavano posto i difensori, i buchi dove si innestavano queste opere sono ancora visibili. Oltrepassato l'arco si continua per la rampa che sale fino alla chiesa dell'Annunziata con una vista invidiabile della marina di Cupra Marittima.
Autore: Maurizio Mauro
Titolo: Castelli: Rocche torri cinte fortificate delle Marche (Fermo e i suoi castelli) Vol.IV
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