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Principale parco pubblico del centro storico di Monterubbiano.
Si trova all'estremità Nord-occidentale della cittadina, prende il nome dalla chiesa di San Rocco che tradizionalmente sorgeva nell'area, si vuole distrutta dai barbari tra il V ed il VI secolo. Conosciuto anche col nome di Parco Leopardi, una leggenda vuole anche che il poeta abbia passeggiato per i suoi vialetti. Altra tradizione vi fa sorgere il castello di Coccaro, uno dei centri che danno origine all'attuale Monterubbiano, che però studi recenti, ne spostano la sede verso le campagne a Nord-Est del paese. Probabilmente vi si trovavano alcune fortificazioni, volute nel XV secolo dallo Sforza, erette durante il completo restauro delle mura, finanziato dal condottiero. La storia del parco inizia subito dopo l'Unità d'Italia, quando si decide di fornire la cittadina di un dignitoso parco pubblico. Viene quindi commissionata la stesura del progetto all'architetto Luca Galli, originario di Monterubbiano, che realizza anche il cimitero monumentale e sovrintende alla costruzione del teatro Pagani. Nel 1872 si danno al via i lavori che portano a spianare il colle di Coccaro, creando una comoda piattaforma dove viene realizzato il parco, d'impronta neoclassica. L'amministrazione comunale nel 1952 vi posiziona un monumento in memoria di Luca Galli, per commemorare i settant'anni dalla scomparsa dell'architetto. Negli anni sono stati aggiunti anche i mezzobusti di altri illustri monterubbianesi: Eugenio Centanni e Oreste Murani. L'area verde viene ben tenuta dalle amministrazioni, fruibile a tutte le ore grazie all'impianto d'illuminazione, disseminato di panchine per garantire una comoda sosta. L'area ha un perimetro dal tracciato ellissoidale, l'ingresso principale è un lungo viale che, dalla strada provinciale, si insinua nel cuore del parco. Due file di maestosi lecci seguono il percorso, fino a giungere al primo spazio aperto occupato da un prato, dove il vialetto si divide in due circondandolo. Si arriva quindi al cuore del parco ed il percorso si ramifica, andando così ad abbracciare varie aiuole, ricche di varia vegetazione; c'è anche la piccola fontanella con l'acqua potabile. Una fontana con un'ampia vasca occupa l'angolo settentrionale, da qui si gode un bel panorama sulla campagna fermana. Più avanti una scalinata scende, collegandosi agli altri sentieri si snodano lungo l'area in pendenza, circondante gran parte della terrazza. Ad occidente del parco ci sono alcuni livelli posti più in basso, con l'attrezzato parco giochi ed un piccolo campo sportivo, è anche presente un'attività di ristorazione. Oltre alle numerose varietà di piante erbacee ed arboree, diversi uccelli e piccoli roditori vi trovano rifugio, con la loro presenza animano la passeggiata.

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