Palazzo Svampa è una struttura architettonica di tre piani, edificato nel corso del XVII secolo da maestranze di Montegranaro. Il primo documento con attestazione del palazzo è datato 1853, allorché, con un atto testamentario Nicola Paoletti lascia alla figliastra Giuseppina Tarquini, moglie di Paolo Svampa, la residenza signorile con all'attiguo orto. Nel 1877 viene redatto un successivo documento catastale che sanciva il passaggio di proprietà ai figli di Paolo, Domenico, che in seguito divenne Cardinale e Arcivescovo di Bologna e Evasio, spentosi nel 1856.
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