Il Castello di Montegualtieri, di antichissima origine,sorge sulla sommità della vallata del Vomano. Per secoli, sfruttando il suo singolare torrione triangolare, è stato un punto di avvistamento ed oggi, proprio questo torrione è diventato il simbolo di queste terre. Il suo antico nome, castello di "Mons", figura con Mortula a partire dall'VIII secolo, tra i beni dell'Abbazia benedettina cassinese di San Vincenzo al Volturno. Anche gli imperatori germanici,nel secolo successivo, confermano l'attribuzione del feudo all'Abbazia. A partire dall' XI secolo troviamo il castello tra i possedimenti di San Giovanni in Venere, monastero benedettino che si era nel contempo sviluppatosi in area teatina. Non è certa la data di edificazione della torre, ma si suppone che essa sia stata eretta con l'arrivo dei Normanni. Da alcuni documenti del 1160 , si viene a sapere che Trasmondo di Castelvecchio cede ai signori di Scorrano, suoi feudatari, il castello di Montegualtieri e il castello di Mortula. Nel 1170 , per la prima volta, il castello compare con il nome di Monte Gualtiero.Nel XII secolo è ancora forte l'influenza dell'Abbazia di San Giovanni in Venere. Il feudo di Montegualtieri è riportato nell'elenco dei feudi del 1176, in cui Papa Alessandro III lo attribuisce all'abate Oderisio da Pagliara .Lo stesso possedimento viene menzionato nel 1195 in un atto, in cui l'imperatore Enrico VI attribuisce il Castello all'Abbazia di San Giovanni in Venere. Al tempo di Federico II, nel 1239, si inizia ad associare il nome del castello a un tale Gualtiero del Monte, cavaliere che tenne, per conto dell'imperatore, dei prigionieri appartenenti alla Lega Lombarda.Gualtiero verrà poi considerato l'uomo che ha voluto la costruzione della torre. La fortificazione appartiene alla famiglia dei Da Pagliara fino al 1278, quando l'ultimo membro muore. Nel 1279, la rassegna dei feudatari tenuta dal governo Angioino affida il possesso del Castello ai signori di Scorrano, che lo tengono fino ai secoli XVI/XVII, quando verrà ceduto alla nobile famiglia dei De Sterlich. Nel 1806,con la fine del feudalesimo,l'università di Montegualtieri perde la propria autonomia e viene aggregata al governo di Bisenti. Cinque anni dopo,viene associato al comune di Cermignano, del quale ancora oggi fa parte. Nel 1976 muore Diego De Sterlich Aliprandi, ultimo discendente della famiglia ed i suoi beni, tra i quali anche la torre, vengono alienati dal comune di Cermignano,che decide di restaurare la fortificazione e l'area dell'antica rocca.Nonostante i danni causati dagli eventi geologici e dall'abbandono da parte dei suoi abitanti,il borgo è ancora una fonte di attrazione. Arrivati nei pressi della rocca, dove svetta la maestosa torre, si costeggiano le mura, proseguendo per la larga strada che entra nell'antico caseggiato. Attraversati i restaurati accessi castellani,si arriva ad una terrazza panoramica, costruita sotto la chiesa di San Giovanni, che offre un'interessante visione a volo d'uccello sulla valle del Vomano. L'interno del borgo, nonostante grandi segni di trascuratezza, conserva ancora il suo impianto medievale, racchiuso a guscio tra le sue mura e dominato dalle possenti fortificazioni feudali. Una stretta via principale taglia in due il paese e dalla piazza principale scende fino al limite inferiore del caseggiato. Lungo la strada si affacciano le scalinate e le porte delle piccole e graziose case a due piani,dalle semplici decorazioni, che compongono la maggior parte del tessuto abitativo. D'obbligo è un giro tra le anguste viuzze del borgo prima di salire a visitare la rocca e il torrione che, insieme ad un giro attorno ai resti della cinta muraria, completano la visita a Montegualtieri, meta irrinunciabile per i visitatori della val Vomano.
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