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Si trova ai piedi dell'abitato di Arquata del Tronto, è sopravvissuto al terremoto del 2016 che ha distrutto gran parte del paese.
Non certe sono le origini, probabilmente si sviluppa a partire dalla seconda metà del XIX secolo, in quanto non compare nel catasto gregoriano. Forse al lavatoio pubblico, nel tempo si è aggiunto il loggiato con l'edificio sovrastante. Qui si trovava il mattatoio comunale, che dà anche il nome alla via che risale verso la piazza principale, dopo il restauro del 1997 vi si insedia il punto di informazioni turistico e sede della Pro-Loco.
Interamente eretto in arenaria locale, la parte inferiore si caratterizza per la presenza della fonte pubblica con lavatoio, accessibile attraverso due grandi arcate che si aprono sulla strada. Parzialmente seminterrato, l' ambiente è coperto da una volta a crociera, qui si trova una lunga vasca che corre per tutta la lunghezza dell'edificio. Questa è realizzata con un basamento in conci di arenaria dove appoggia l'ampio lavabo in pietra, che raccoglie le acque dei rubinetti alimentati dalle vicine sorgenti di Pescara, imbrigliate nell'acquedotto piceno. Il piano superiore è accessibile tramite una terrazza in pietra che si congiunge alle vie del paese, attraverso un'ingresso ad arco si entra nell'unica stanza dell'edificio, illuminata da due semplici finestre.

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