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Pietracamela ha dato i natali all'artista Guido Montauti nel giugno del 1918.
Dopo gli studi a Teramo e la specializzazione artistica, poco più che ventenne nel 1938, tiene la sua prima mostra personale. La sua attività continua anche nel difficilissimo periodo del secondo conflitto mondiale, dove realizza soprattutto acquarelli, negli anni seguenti tra il 1948/49, espone le sue opere in mostre allestite nel nord Italia a Milano e Venezia.
Alla XXV Biennale di Venezia viene notato da Virgilio Guidi, saggista di spicco, che lo inserisce nella sua pubblicazione su "La Fiera letteraria". Espone poi a Parigi presso la Galleria Art Vivant, dopo questa esperienza si stabilisce nella capitale francese, dove incontra Salvatore Di Giuseppe che diventa in seguito il suo mecenate. Anni molto intensi e proficui che formeranno sempre più il suo stile espressivo, in Francia stringerà rapporti con molti artisti di tutta Europa. nel 1955 ritorna in Italia per una mostra tenutasi a Milano presso la Galleria Cairola, partecipa sempre in quell'anno a varie mostre tra Parigi e Nantes. Allestisce a Teramo nel 1958 ed a Roma due suggestive esposizioni, iniziando una nuova fase della sua carriera artistica, spostandosi verso la cosiddetta "Pittura Spaziale". Tre anni più tardi nel 1961, anche il grande Giorgio Morandi si interessa alle sue creazioni grafiche. Montauti allestisce altre mostre a Parigi e nel 1963 fonda insieme ad Alberto Chiarini ad altri il gruppo "Il Pastore bianco", collettivo artistico che realizza monumentali dipinti rupestri dentro le Grotte di Segaturo, site a Pietracamela. Inoltre compongono numerose tele poi esposte a Roma, alla Galleria di Arte del Palazzo delle Esposizioni in Via Nazionale. Il manifesto del gruppo viene anche pubblicato sul Correre della Sera, nel corso del 1966 sono allestite altre mostre prima a Teramo poi a Pescara ed infine a L'Aquila; il gruppo si scioglie nel corso del 1968. Nel 1969 Guido è docente di Figura Disegnata al Liceo Artistico di Teramo che attualmente porta il suo nome. Negli anni Settanta tiene i suoi ultimi incontri con il pubblico, spiccano una mostra personale alla Galleria d'Arte Le Muse di Milano, ed una a Teramo nella Galleria di Arte Moderna. A partire dal periodo 1974/75, intraprende un percorso particolare, rileggendo ancora una volta la sua attività nel campo dell'arte. Isolandosi ancor di più nel cosiddetto periodo "Bianco", dove si dedica ad una visione paesaggistica ed a una costante analisi del disegno. Attività di intenso lavoro che purtroppo termina con la morte nel a marzo del 1979.

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