Fontana abbandonata collocata ai piedi del Colle di San Tadeo nella campagna forcese.
Realizzata nel secondo dopoguerra con le caratteristiche stilistiche riconducibili alla zona montana della valle dell'Aso, faceva parte delle infrastrutture dell'acquedotto consortile piceno.
Volute dalla "Legge per la montagna" a partire dal 1952, è costituita da corpo centrale caratterizzato da un arco murato e dalle pietre angolari di travertino, qui erano contenuti gli organi idraulici per la distribuzione delle acque.
Questa oltre ai rubinetti per il consumo domestico, alimentava anche l'adiacente vasca per l'abbeveraggio del bestiame, successivamente viene aggiunto anche il lavatoio coperto con una struttura in cemento, l'arrivo dell'acqua direttamente alle case ne causerà l'abbandono.
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