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Cerquatonda, che da il nome anche alla contrada dove si trova, è una roverella con più di 300 anni. L’ultima misurazione ha rilevato una circonferenza di 5,20 metri di diametro per un’altezza di 20 metri, mentre la chioma della quercia ha una circonferenza di 27 metri.
Considerata uno dei “patriarchi verdi” più belli delle Marche, è meta di visita per scuole e turisti: sulla strada che da Montalto porta a Cossignano, poco dopo il bivio per Porchia, sulla destra appare improvvisa in tutto il suo fascino, che deriva dall'equilibrio di forme e dimensioni (il nome di ‘quercia tonda’ richiama questa rotondità di fusto e chioma molto evidente).
Nel 1998 fu attaccata dalle larve di cerambici, insetti che si nutrono del legno delle querce scavando enormi gallerie nei suoi tessuti e che portano alla morte dell’albero in cui si insediano. Il Comune investì quasi due milioni delle vecchie lire per salvarla, affidando il compito non ad un giardiniere ma ad un alpinista, che scalò la pianta potando i rami malati e riducendo la chioma da 30 a 27 metri: solo nella primavera successiva si ebbe la conferma di aver salvato la pianta, che rinvigorì.

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