Ebbe i natali ad Ascoli nel 1697 e apprese le prime nozioni di disegno e di pittura alla scuola di Carlo Paolucci.
Con il carattere che denotava vivacità e una certa dose di curiosità, fu portato ben presto a trovare nuove risposte a Roma dove fu allievo di Pietro Subleyaras.
Per soddisfare la sua grande passione per la decorazione murale ebbe la fortuna di frequentare l'Accademia di Francia, dove seguì l'insegnamento di Antonio Coypel, artista che eccelleva in fantasia e creatività e che che influenzò in maniera decisa il giovane Biagio.
Maturate queste esperienze nella città eterna tornò ad Ascoli e aprì una scuola dove si formarono molti artisti locali. Con la sicurezza artistica e l'esuberanza tipica della pittura del suo tempo, realizzò molte decorazioni che connotarono in maniera decisiva i ricchi palazzi della nobiltà ascolana.
Non mancò di realizzare discreti dipinti su tela ed eleganti paliotti d'altare; i temi trattati furono attinti dalla mitologia greca e dalle scritture dell' Antico Testamento.
Tra le decorazioni più note sono da annoverare quelle dei palazzi Lenti-Gallo, Malaspina, Sgariglia, Confratelli-Seghetti, Sacconi-Natali, Saladini Cataldi, Centini-Piccolini, e molti altri.
In ambito religioso decorò la cappella privata del palazzo del Popolo e la chiesetta di Santa Maria del Ponte a Porta Cartara.
Morì in Ascoli il 28 agosto 1755.
Fu sepolto nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Porta Romana.
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