Il comune di Rotella si estende sulla maggior parte del territorio del Monte dell'Ascensione (1110 m), sul punto di confluenza tra torrente Oste e Fiume Tesino. Parecchi ritrovamenti avvenuti nelle sue campagne raccontano di un'antropizzazione che precede l'epoca romana, mentre mancano all'appello tracce della presenza dei Romani, sebbene qualcuno voglia che il toponimo derivi dal console Rutilio, che avrebbe contribuito alla ricostruzione del paese in seguito a un terremoto; più probabilmente si riferisce alla forma tondeggiante dell'abitato, che ricordava la rotula, lo scudo dei soldati romani. Pochi sono i documenti pervenuti utili alla ricostruzione storica nei quali viene citata; uno di questi, un elenco dei possedimenti del Presidiato di Farfa, ne prova l'esistenza nel 967. Sarà ceduta progressivamente, assieme al monastero di San Lorenzo, allo Stato Pontificio, intorno al XIV secolo. Nel 1318 si assoggetta ad Ascoli assieme al castello di Rovetino, mentre nel 1586 Papa Sisto V la aggrega al Presidiato di Montalto. Il 16 Marzo del 1775, in seguito a violenti piogge, frana, a causa dell'erosione del torrente Oste, la parte orientale dell'abitato: assieme a molte abitazioni e rispettivi orti, scompaiono la chiesa di Santa Maria e l'antico monastero, parte della piazza e del palazzo pretoriale. Resta in piedi solo il campanile, attuale simbolo del paese, torre civica da più di due secoli. In occasione della resistenza all'invasione napoleonica verranno ricostruite le mura attorno ai resti del paese. Meritevoli di visita sono anche le sue frazioni, come Capradosso, a 800 m.s.l.m e il borgo medievale ormai quasi disabitato Poggio Canoso.
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