Formidabile struttura difensiva a guardia dell'accesso alle mura, si apre a oriente nella parte bassa del paese.
Difesa principalmente da una massiccia torre a sperone detta rivellino che oggi sopravvive senza la parte superiore.
L'altra torre, opposta al rivellino, è stata aggiunta nel XX secolo e non ha nulla a che fare con le opere difensive originali.
Sopra l'arcata della porta si intravedono ancora le merlature e le feritoie chiuse per ricavare spazi abitabili.
Durante i lavori di restauro venne rinvenuto il dipinto con lo stemma ascolano, probabilmente murato nell'epoca delle soppressioni napoleoniche, che si è preservato fino a noi.
Di interesse è l'antica porta con arco a sesto acuto, rafforzata da elementi in travertino, che si apriva sul lato occidentale rispetto a quella attuale, in un'angusta via che sale stretta tra il rivellino e la cinta muraria. L'ambiente interno, impreziosito da un'edicola con una statua della Madonna e da una piccola finestra ad oculo costruite successivamente, sfrutta l'elevato dislivello come ulteriore difesa.
Autore: Maurizio Mauro
Titolo: Castelli: Rocche torri cinte fortificate delle Marche (I castelli dello Stato di Ascoli) Vol.IV
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